Il doposcuola che è ospitato in un locale dell’oratorio parrocchiale di Campitello, in un’area a forte flusso migratorio caratterizzata da una rilevante mobilità degli studenti stranieri, sempre in continuo aumento anche durante l’anno scolastico.
Nel circolo didattico si registra ogni anno un incremento della frequenza dei bambini e dei ragazzi stranieri, di conseguenza si presentano problemi di inserimento, apprendimento e integrazione.
Il doposcuola è inserito in un progetto che vede coinvolte scuole primarie e secondarie del paese e delle frazioni vicine, ogni anno si stabiliscono e definiscono le azioni da attuarsi, consistenti in: apertura di sportelli di ascolto per comprendere le difficoltà scolastiche e sociali degli utenti e delle loro famiglie, attività, in orario extrascolastico, di sostegno allo studio, animazione; corsi di apprendimento e approfondimento della lingua italiana per studenti stranieri e famigliari; attività di laboratori; percorsi di educazione alla legalità e contrasto al bullismo e alle discriminazioni.
Il doposcuola fornisce sostegno scolastico a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni, prestando particolare attenzione ai minori stranieri, supportandoli nel passaggio tra la cultura di appartenenza e quella in cui vivono quotidianamente.
Gli operatori, aiutano nello svolgimento dei compiti e nella preparazione delle lezioni con lo scopo però anche di instaurare una relazione autentica con i ragazzi, cercando di diventare per loro dei punti di riferimento in caso debbano affrontare problemi e difficoltà. Il doposcuola è percepito dai ragazzi non solo come luogo di studio o di gioco, ma anche come punto di incontro e di ascolto e di aiuto reciproco, infatti gli stranieri arrivati da più tempo che padroneggiano la lingua, vengono coinvolti nell’accoglienza dei nuovi arrivati.
Il doposcuola si propone di:
-fornire un supporto operativo importante sia nella fase di accoglienza dell’alunno, sia nei rapporti con le famiglie;
-prestare attenzione ai bisogni e alle attese degli alunni e aiutare questi ultimi, soprattutto i neo arrivati, a superare la fase iniziale in cui si sentono spesso isolati e persi a causa delle difficoltà linguistiche;
-aiutare a costruire il percorso scolastico dei singoli alunni , facilitando la relazione tra l’allievo straniero e il gruppo classe, tra l’istituzione scuola e la famiglia, tra il minore e gli insegnanti, aiuto nello svolgimento dei compiti e organizzazione di incontri individuali con i genitori per mettere in evidenza le problematiche e cercare di trovare una soluzione.
Il doposcuola dopo questi dieci anni è diventato uno strumento per chi opera in questi contesti: indispensabile mezzo in grado di offrire ai ragazzi , attraverso uno spazio scolastico pomeridiano, le stesse opportunità di apprendimento e di crescita culturale dei loro coetanei inserendosi in un progetto più ampio di recupero sociale.
Il doposcuola comprende un’ aula nella quale i ragazzi possono svolgere i compiti, con la possibilità di utilizzare i mezzi informatici per apprendere le metodologie di base della videoscrittura e del calcolo. Durante i mesi caldi si usufruisce di un ampio prato protetto afferente alla parrocchia, uno spazio verde di dimensioni notevoli dove è possibile strutturare diversi giochi.
Il numero di iscritti ogni anno oscilla dai 23 ai 14 tra bambini e adolescenti con una presenza quotidiana che si aggira attualmente intorno a circa 15/20 bambini/ragazzi, e 10/12 adulti. Le nazionalità rappresentate sono molteplici e si può individuare con percentuali considerevoli, oltre a quella italiana, quella indiana, marocchina, senegalese e ghanese e in più ci sono rappresentanze minori di altre nazionalità, come quella ucraina. L'età dei frequentanti va dai 6 fino ai 16/18 anni raccogliendo bambini e ragazzi provenienti da scuole di ogni ordine e grado e adulti di diverse età.
Gli adulti, in maggioranza donne, seguono il corso di alfabetizzazione della lingua italiana con l’obiettivo di conseguire la patente di guida, e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Molti di loro presentano storie di vissuti particolari, alcuni sono seguiti dai servizi sociali e l'intervento preponderante con e su di loro è la creazione della relazione di fiducia, che risulta essere un incarico impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Ci sono molte famiglie straniere che presentano difficoltà legate alla lingua ma in alcune situazioni questi disagi sono correlati a problemi comportamentali dovuti all'incapacità comunicativa e al disagio culturale, per cui l'impegno è rivolto sia al comportamento educativo che all'alfabetizzazione
Nella prima parte ogni attività è mirata prevalentemente alla didattica. Tutti quelli che frequentano devono avere chiaro che è questo il luogo del dialogo e della condivisione . Si ritiene di notevole importanza definire delle regole al fine di rendere evidenti i ruoli che rivestono gli adulti e per mantenere un clima di rispetto. Ciò non avviene per un'eccessiva rigidità ma per la formazione del singolo: il proporre alcune linee guida è utile per promuovere una convivenza civile. “Regole” che non vogliono essere identificate come “costrizione” e lo denota anche il canale di diffusione usato che è quello del dialogo continuo.
Le iniziative possono essere libere ma anche strutturate attraverso giochi di vario tipo; sono previste attività di laboratorio per la realizzazione di lavoretti mediante tecniche di pittura, lavoretti in materiale riciclato e persino il laboratorio informatico. Attraverso queste attività, si è potuto sperimentare le attitudini di ogni persona, nuove capacità creative e situazioni che hanno fatto entrare tutti i partecipanti in una nuova realtà di regole tutte nuove e ben impostate.
Obiettivi fondamentali restano la Formazione, l'Educazione e l'Istruzione volte alla strutturazione dei giovani individui e al loro sviluppo fisico e personale tali da generare in costoro un saper vivere in una società civile grazie al loro bagaglio culturale ed esperienziale.
Ogni anno i progetti si concludono il 31 luglio con la “Summer Edition” e con una festa che promuove l’ incontro tra le diverse culture attraverso la condivisione di ricette tipiche dei vari paesi.
Lo sportello di ascolto è utilizzato in prevalenza dai giovani in cerca di lavoro, ai quali vengono forniti strumenti per la compilazione del corretto curriculum e dell’invio telematico delle loro candidature, fornire supporto e assistenza per accedere ai bandi dote scuola, e per la ricerca di libri scolastici usati; inoltre aiuto ad alcune famiglie in difficoltà con consegna a domicilio di beni di prima necessità; forniamo supporto per l’apprendimento lingua italiana a tre studenti della scuola secondaria di primo grado di Gazzuolo.
Vengono attivati incontri con professionisti del servizio sanitario per le donne e i ragazzi sulla salute e l’alimentazione.
Grazie alla partecipazione di sei volontari è stato possibile realizzare l’intero progetto con risultati soddisfacenti.